"Big Sky" - Recensione in Anteprima Episodi 1 & 2. Disponibile su Disney +dal 23 Febbraio 2021

SERIE TV

19/02/2021 Release by andrea arcuri

In Sintesi

"Big Sky" - Recensione in Anteprima Episodi 1 & 2. Disponibile su Disney +dal 23 Febbraio 2021

La notizia

"Big Sky" - Recensione in Anteprima Episodi 1 & 2.

Disponibile su Disney + dal 23 Febbraio 2021


La serie ideata da David E. Kelley (Big Little Lies - Piccole grandi bugie) è tratta dal romanzo di C.J. Box “The Highway”. Una storia thriller in cui seguiamo i detective privati Cassie Dewell e Cody Hoyt che uniscono le loro forze con l’ex poliziotta, Jenny Hoyt, moglie di Cody da cui si è separato, per cercare due sorelle rapite da un camionista su una remota autostrada del Montana. Ma quando scoprono che non si tratta delle uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per trovare queste donne prima che sia troppo tardi.

Dopo aver creato “Ally McBeal” e “Big Little Lies”, David E.Kelley si sta sempre più avvicinando al genere thriller (“The Undoing” con Nicole Kidman e Hugh Grant). Questa serie Tv è un nuovo tentativo in questa direzione ma“Big Sky”, almeno dalle prime due puntate, non riesce a convincere del tutto. Il difetto principale è la sua abbondanza di informazioni e somiglianza a qualcosa che abbiamo già visto altre volte. Al momento i suoi punti forti sono alcuni spunti interessanti a livello narrativo che riescono a tenere alto l'interesse e un cast d'eccezione.

 

Episodio 1 - Pilot

Il problema principale della prima puntata è l'enorme quantità di informazioni che vengono fornite al pubblico e in maniera troppo esplicita senza creare un minimo di pathos o suspance , il background dei protagonisti ben definito e in maniera altrettanto chiara quali di questi sono i cattivi e quali i buoni in maniera troppo precisa. Per fortuna però ci sono molte domande lasciate in sospeso: perché vengono catturate queste giovani donne? Riusciranno Cassie e Jenny a lavorare insieme? Viene nominata una chiesa, che ruolo ha in tutto questo? Il primo episodio recupera tantissimo interessa grazie ad un twist narrativo nel finale e soprattutto gli attori scelti per i ruoli principali sembrano perfettamente in parte. Ryan Phillippe non è mai riuscito a sfondare nel mondo di Hollywood ma questo ruolo sembra perfetto per lui, Kylie Bunbury è un’astro nascente famosa per i suoi ruoli in “When They See Us” e “Brave New World” e poi c'è Katheryn Winnick. Conosciuta per la serie tv “Vikings” al momento non è riuscita a farsi notare totalmente, speriamo questa sia la sua occasione definitiva. Questo inizio di stagione risulta frettoloso e troppo pieno di input anche se questo potrebbe anche essere dettato da una precisa scelta narrativo. C'è tutto il tempo per aggiustare il tiro e rendere la serie interessante e ben raccontata.

 

Episodio 2 – Nowhere to Run

David E. Kelley fornisce un episodio migliore del pilota ma non fa ancora quello che ha dimostrato di poter fare, specialmente quando si tratta di creare personaggi davvero interessanti sebbene ben recitati. Inoltre questa serie tv sembra ripetere una brutta abitudine che sembra ormai essere una vera e propria moda cioè caratterizzare meglio e in maniera più interessante i “cattivi” piuttosto che i “buoni”. Tra questi ultimi, al momento il personaggio di Cassie sembra quello con più caratteristiche reali e meglio scritto anche perché ad un certo punto si crea un delicato discorso legato alla presenza di afroamericani nel Montana e messo in scena in maniera molto sottile ma efficace. L'episodio punta molto sulle tre ragazze rapite del camionista che risultano essere non proprio dei personaggi positivi soprattutto Grace che sembra essere molto scaltra. Altra peculiarità della serie è il fatto che sembra voglia portare avanti il fatto che le vittime di oggi sono meno innocenti e succubi di quelle di anni fà. Da una parte si fatica a tifare per la loro salvezza ma allo stesso tempo sono pur sempre delle vittima e quindi da salvare ad ogni costo. Si torna anche ad elogiare il lavoro degli attori; tutti risultano perfettamente in parte anche se alcuni di questi personaggi ancora poco sviluppati e legati a caratteristiche tipiche e troppo precise senza sfumature.

La serie “Big Sky” inizialmente doveva essere composta da 9 puntate ma nel corso della messa in onda è stato dato il via libera per realizzarne di nuovi fino a 16 totali. Vedremo se andrà avanti nel migliore dei modi e continuerà ad avere qualcosa di interessante da raccontare, vogliamo dare la massima fiducia al creatore David E. Kelley continuando a seguire questa serie su Star, il nuovo canale compreso con l'abbonamento di Disney + .

Andrea Arcuri 


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