laVerdi: L'ultimo Mozart | 1-2-3-4 ottobre, Auditorium di Milano

laVerdi: L'ultimo Mozart | 1-2-3-4 ottobre, Auditorium di Milano

TEATRO

26/09/2020 Release by Andrea Arcuri

In Sintesi

laVerdi: L'ultimo Mozart | 1-2-3-4 ottobre, Auditorium di Milano

La notizia

L’ultimo Mozart

Il secondo appuntamento della stagione è insieme a Claus Peter Flor e a Fausto Ghiazza, primo Clarinetto dell’Orchestra Verdi

Giovedì 1° ottobre, ore 20.30
Venerdì 2 ottobre, ore 20.00
Sabato 3 ottobre, ore 18.00
Domenica 4 settembre, ore 16.00

Auditorium di Milano, Largo Mahler

Wolfgang Amadeus Mozart Concerto per clarinetto in La maggiore K. 622
Carl Maria von Weber Sinfonia n. 1 in Do Maggiore op. 19
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Fausto Ghiazza Clarinetto
Claus Peter Flor Direttore

Il secondo appuntamento della Stagione Sinfonica dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi si gioca tutto in famiglia. Claus Peter Flor dirige laVerdi e accompagna il virtuosismo di Fausto Ghiazza, primo clarinetto dell’Orchestra, nell’esecuzione del Concerto per clarinetto in La maggiore K. 622 di Wolfgang Amadeus Mozart, abbinato in questo affascinante programma alla prima sinfonia di Carl Maria von Weber.

È il programma intitolato L’ultimo Mozart, in cartellone all’Auditorium di Milano giovedì 1°ottobre alle ore 20.30, venerdì 2 ottobre alle ore 20.00, sabato 3 ottobre alle ore 18.00 e domenica 4 ottobre alle ore 16.00. Cantabilità è la parola d’ordine di questo programma. Se nel Concerto per clarinetto è inequivocabile la voce “quasi cantante” dello strumento solista, nella Sinfonia di un Carl Maria von Weber, scritta dal compositore appena ventenne, gli strumenti sembrano dialogare, passandosi la parola. Un dialogo valorizzato anche da un tessuto orchestrale perfettamente in linea con gli organici del tempo: i trentacinque elementi debitamente distanziati e ognuno col primo leggio fanno dell’Orchestra Verdi una compagine ideale per questo repertorio, per il quale era prevista appunto una formazione che contava su numeri ben inferiori rispetto alla grande orchestra a cui siamo abituati solitamente. Fare di necessità virtù, come si suol dire, è del resto una dote con cui capita spesso di confrontarsi all’Auditorium di Milano. Si pensi al nuovo assetto della platea: sono state smontate, per ragioni di sicurezza sanitaria, le file dispari, per garantire un adeguato distanziamento tra gli spettatori. Questa decisione, se da una parte ha l’effetto negativo di dare la possibilità a meno persone di fruire di musica meravigliosa, dall’altra parte offre al pubblico di accedere a una sala particolarmente comoda. Si pensi anche alla grande sfida, in particolare per gli archi, di suonare ognuno col proprio leggio. Possibilità che offre a ciascuno di marcare con più consapevolezza la propria individualità, offrendo all’orchestra stessa un suono sicuramente più conscio e spiccato.

Però il solista è il solista, ed è il turno del clarinetto di Fausto Ghiazza, che si confronta con una delle ultime composizioni di Mozart, scritta proprio nel 1791, anno della sua morte. Il Concerto K. 622 mostra caratteristiche compositive tipiche della sua maturità, su tutte l’ampio ricorso ad elaborazioni contrappuntistiche. Attentamente calibrato alle necessità espressive della composizione è l'organico orchestrale, che oltre agli archi vede impegnati solamente corni, flauti e fagotti con l'esclusione degli oboi, la cui penetrante sonorità mal si addiceva ad un concerto che, pur di grande impegno tecnico per il solista, punta a una espressività quasi intima.
Sulla falsa riga dell’ultimo Mozart si innesta perfettamente la prima sinfonia (1806) di Weber, compositore senz’altro di spicco nella generazione a cavallo tra Settecento e Ottocento, esponente di un classicismo ormai più che maturo e rappresentante delle istanze (in parte ancora in nuce) del sole del Romanticismo che sta per sorgere.
Romanticismo, la cui prima opera è considerata proprio il Freischütz, il lavoro più emblematico di Carl Maria von Weber.
La Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi dedica questo concerto alla memoria del Notaio Alfonso Ajello, vicepresidente della Fondazione per molti anni, uomo generoso, appassionato di musica e figlio di un musicista napoletano. Tra le sue composizioni preferite vi era anche il Concerto per Clarinetto K.
622 di Mozart, ed è per questo che laVerdi gli dedica questa esecuzione, ricordandone la gentilezza e l’animo nobile.

Biglietti: da euro 15,00 a euro 36,00, acquistabili presso la biglietteria di Largo Mahler.

La biglietteria di Largo Mahler è attiva dalle 10.00 alle 19.00.

Info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler;

orari apertura:
mar/dom ore 10.00/ 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org.

Conferenza
Il concerto di giovedì 1° ottobre sarà preceduto alle ore 18.30 da una conferenza introduttiva - Foyer della balconata dell’Auditorium di Milano. Ingresso libero.


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