"The New Mutants" - Recensione. Al Cinema

CINEMA

11/09/2020 Release by Andrea Arcuri

In Sintesi

"The New Mutants" - Recensione. Al Cinema

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"The New Mutants" - Recensione. Al Cinema

 

Lasciamo perdere tutte le problematiche produttive e i vari rimandi che il film di Josh Boone ha dovuto subire. Puntiamo l'attenzione sul fatto che nelle intenzioni c'era il desiderio di iniziare una trilogia su nuovi mutanti e realizzare un film che parlasse di superpoteri in un contesto virato all'horror. Queste erano sicuramente ottime intenzioni per diversificare il genere dei supereroi che ormai riempiono le nostre sale. Non sappiamo se il film con una strada produttiva meno travagliata avrebbe ricevuto maggiori consensi (visto che la critica lo ha stroncato) e neanche quanto il risultato finale si è discostato dall'idea originale di Josh Boone. Rimane il fatto che è una pellicola diversa da tante altre con una sua specifica chiave di lettura ed estetica e per questo motivo sicuramente ben distinguibile. 

Bisogna partire da tutto questo per andare a vedere il film e dargli quindi un'occasione rimanendo recettivi. Sfortunatamente il prodotto risulta alla fine essere molto impreciso, un ibrido a volte confuso ma onesto e diverso da tanti altri. 

Questo spin-off doveva essere slegato dalle ormai incasinate storie cronologiche degli altri film degli X-Men. Ma ci sono spesso dei collegamenti sia diretti sia buttati a caso. Il film è costellato da continui suggerimenti che ci dicono che stiamo vedendo qualcosa ambientato nell'universo degli X-Men tramite il suo nominare personaggi ben noti come se il regista non credesse molto ai propri protagonisti e dovesse per forza aggrapparsi a qualcosa di più noto. 

L'idea era di puntare molto sulla parte horror con numerosi spaventi e inquietudini create dai vari mostri presenti nel film. Ancora più interessanti risultano i sottotesti legati all'angoscia e il turbine di emozioni terrificanti che sottolineano la crescita e il passaggio dalla pubertà all'adolescenza di una persona. Non bisogna dimenticare che crescere può fare anche paura soprattutto mentre si vede il proprio corpo cambiare, un sottile terrore che può segnare l’adolescenza. Ma il film si è spostato verso altro, mettendo in scena un teen-horror all'americana, con ragazzini in preda agli ormoni e con qualche jumpscare neanche troppo originale. 

Il film cerca di far coesistere questa atmosfera dark con varie trovate, soluzioni, personaggi e sviluppi da slasher movie degli anni '80 senza dimenticarsi che a volte, soprattutto nel finale, occorre dar sfoggio ai superpoteri. La tensione che prova a costruire per tre quarti della sua durata viene totalmente buttata a favore dell'intrattenimento.  

Per tutto il film vi sono tentativi disperati di farci affezionare a questi personaggi ma senza mai mostrarci davvero cosa hanno subito e perché siano rinchiusi tutti insieme. I rapporti tra loro evolvono nel senso più prevedibile possibile in maniera didascalica. Essendo un film di circa 100 minuti e con solo sei attori in scena, sarebbe stato possibile raccontare meglio questi protagonisti cosi interessanti e cosi ben interpretati. Non deve passare inosservato il fatto che per una volta è presente anche una storia d'amore per certi versi rivoluzionaria e forse mai vista. 

Rimane fuori da ogni dubbio che i punti di vista scelti sono interessanti e certamente originali perché mai affrontati. Questo gruppo di ragazzi sono alla scoperta della propria mutazione e affrontano i loro poteri come se fossero  motivo di terrore perché legato ad una fase di crescita; mentre l'essere eroi risulta essere solo una lontana ambizione. L'idea di sdoganare il concetto che avere superpoteri non significa per forza saperci convivere e che tutto vada nel verso giusto risulta ancora più interessante ma purtroppo non molto approfondito nel film. 

Per tutto questo non si può rimanere indifferenti verso un film come che è libero e ribelle nei suoi intenti e verso il regista Josh Boone che ha avuto l'ambizione di metterlo in scena nonostante la discutibile riuscita per motivi non legati dalla sua volontà.

 

Andrea Arcuri


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