"Tenet" - Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 26 Agosto 2020

CINEMA

26/08/2020 Release by andrea arcuri

In Sintesi

"Tenet" - Recensione in Anteprima. Al Cinema dal 26 Agosto 2020

La notizia

"Tenet" - Recensione in Anteprima.

Al cinema dal 26 Agosto 2020

I film di Christopher Nolan possono essere divisi in due categorie a seconda della complessità delle trame: quelli più descrittivi, con una narrazione più lineare e meno complicata da seguire perchè precisa nel suo procedere e quelli con storie molto complicate, ingarbugliate e che necessitano sicuramente di più visioni per capirne tutti i segreti. Nella prima categoria possiamo mettere "Insomnia", "Dunkirk" e tutta la trilogia di Batman mentre nella seconda "Memento", "The Prestige","Interstellar" e "Inception".

Questo suo ultimo film inizia in maniera più semplice e lineare per poi sfociare in complicazioni che hanno bisogno della massima attenzione da parte del pubblico. Il punto d'incontro tra questi due stili narrativi nel film sta tutto nella narrazione e nelle motivazioni di un personaggio in particolare. Un primo tempo più lineare con spunti e spiegazioni su cosa sia Tenet ma che procede proprio come un film action dei migliori con i vari personaggi che si intrecciano, le loro missioni che procedono e quel poco che ci viene detto che ci deve bastare. Quando ormai tutto è pronto e abbiamo capito (quasi) tutto allora inizia la parte più intrisa di particolarità sia dal punto di vista temporale sia da quello spettacolare e senza più lasciarci tregua fino alla fine.

Bisogna stare attenti nel raccontare un film di Nolan perché ogni informazione fornita rischia di far perdere il piacere al pubblico della scoperta riguardo i tanti misteri di cui questi film sono pieni. "Tenet" ha l'anima del film di spionaggio in maniera classica che potrebbe quasi esser visto come un film di 007 ma con alcune aggiunte molto particolari che rendono cosi la narrazione complessa e originale.
Inoltre al di là delle complicazioni narrative è sempre la mano del regista che fa la differenza, ancora una volta Christopher Nolan ci regala qualcosa di assolutamente originale e distinguibile da tutti gli altri. Il regista alza ancora di più i suoi standard dimostrando accuratezza e precisione nel girare le scene d'azione e donandogli maggior nitidezza. Bisogna dire che in un film con personaggi che vanno avanti e indietro nel tempo questa caratteristica risulta fondamentale.

Il trio di protagonisti convincono su tutti i fronti e se John David Washinghton ha il tipico ruolo di colui che deve introdurre il pubblico a questo mondo, Elizabeth Debicki è il propulsore emotivo verso cui provare empatia alla fine dei conti è Robert Pattinson il più misterioso e quello che fa procedere la vicenda in maniera più convincente e ci ritroviamo con tre protagonisti a livello paritario. Ma facendo un passo indietro proprio come succede nel film dobbiamo aprire una piccola parentesi. Sfortunatamente si ripresenta quello che per molti è il vero "tallone d'achille" del regista inglese cioè l'emotività. Nolan è bravo a creare mondi e trame e ricollegare il tutto ma a volte fatica a creare personaggi verso cui provare un vero legame. C'era riuscito con "Inception" e il desiderio del protagonista di rivedere i suoi figli e anche con i tanti personaggi del mondo di Batman che erano tanto crudeli e tormentati da superare anche l'importanza stessa della storia ma qui l'elemento emotivo è quasi tutto racchiuso nel personaggio della Debicki che certo risulta brava ma non indimenticabile.  

Ma lasciando da parte queste "mancanze" c'è da guardare il film e lasciarsi conquistare dalla maestria artigianale che ancora una volta Christopher Nolan ci mette davanti agli occhi. Nel gestire la tensione e l'azione grazie al solito comparto musicale forte che è un personaggio a se stante, nel porre nuovi limiti al film "sui viaggi nel tempo", nel creare un cattivo impossibile da combattere cioè il tempo. Tutto questo è ancora una volta l'estro creativo di questo regista che ci viene qui riproposto nel suo ennesimo film indimenticabile.

"Tenet" racchiude quello che dovrebbe essere il cinema secondo una certa visione e punto di vista. Non una fugace e dimenticabile visione di un film tanto per passare del tempo ma la creazione di qualcosa che rivivrà nei nostri ricordi, che dev'essere assimilato e ragionato cosi da poterlo rivedere ancora e ancora in modo tale da carpirne tutti i segreti e le sfaccettature. Grazie a chi come Christopher Nolan riesce a regalarci opere di tale portata e che rendono il cinema davvero immortale.

Andrea Arcuri


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