La maggior parte delle spezie esotiche del mondo provengono da isole tropicali lontane o fitte foreste in Africa, India e Indonesia. Un'eccezione degna di nota è lo zafferano, una delle spezie esotiche più redditizie. Cresce felicemente nei climi più temperati, il che significa che può essere coltivato in Nord America e in Europa.
Lo zafferano viene raccolto da un croco autunnale noto ai botanici come Crocus sativus. La spezia si compone di minuscoli filamenti rosso vivo che crescono all'interno del fiore.
Molto utilizzato in cucina, è apprezzato dai buongustai per il sapore e il colore ed è particolarmente buono se abbinato a riso, frutti di mare e agrumi.
La coltivazione
La coltivazione del crocus zafferano non è difficile, ma è importante non fraintendere: l'agricoltura è sempre un'attività tanto impegnativa quanto importante e redditizia.
Il clima Mediterraneo di collina, ideale per una coltivazione prospera dello zafferano, come anche il terreno, che dovrebbe essere leggero, sabbioso e ben drenato, rappresentano due ambienti (ambiente clima e ambiente terra) perfettamente riproponibili in ecosistema protetto (es. in serra) in tecnica di coltivazione Acquaponica.
La raccolta
Ci si potrebbe chiedere come una coltivazione così relativamente priva di problemi possa avere un prezzo così alto nel mercato. La risposta è semplice: raccogliere lo zafferano è un processo laborioso che richiede un apporto in manodopera considerevole.
A differenza della raccolta dello zafferano in terra, per la quale è necessario avere dei raccoglitori che pattugliano i campi durante la stagione della fioritura per cogliere i fiori mentre fioriscono, la raccolta in serra Acquaponica risulta essere sicuramente facilitata, considerando che i fiori solo allocati su GrowBed elevati fino a 80 cm di altezza da terra, evitando quindi di chinarsi continuamente e potendo usufruire di un'area di coltivazione predeterminata.
Alcune strategie di marketing
La produzione mondiale di zafferano è di circa 178 tonnellate ad anno di cui il 90% viene prodotto in Iran e il restante 10% in India, Grecia, Marocco, Spagna e Italia. I più grossi esportatori a livello mondiale sono gli Iraniani seguiti dagli Spagnoli.
In Italia la produzione annua è strettamente connessa all'andamento climatico e si può stimare una forbice produttiva tra i 450 kg e i 600 kg , occupando circa 50/55 ettari. Le regioni maggiormente interessate sono: Sardegna, Abruzzo, Toscana, Umbria , Marche mentre realtà cooperative o singoli produttori stanno emergendo in Sicilia, Cinque Terre, Valtellina, Puglia e nella Tuscia.
Le imprese agricole impegnate nella produzione di zafferano sono circa 320, le cui superfici specializzate sono generalmente di piccole e medie dimensioni (dai 200 mq ai 5.000 mq - alcune realtà produttive che superano i 10.000 mq sono nel Medio Campidano in provincia di Cagliari) per l'alto impiego di manodopera nel periodo di raccolta e di essiccazione dei fiori.
L'importazione di Zafferano (secondo recenti dati Istat) tra prodotto non tritato, non polverizzato e tritato o polverizzato risulta essere di circa 22.937.838 euro pari a 22.472 kg.
L'esportazione di Zafferano non tritato, non polverizzato e tritato o polverizzato ha un valore economico stimato in 551.202 euro.
I maggiori competitor del mercato italiano dello zafferano probabilmente provengono dalla Spagna e dall'Iran, i due principali coltivatori del mondo. Questo dato, in termini di marketing, può dare un "là" su come svolgere una campagna marketing locale, magari confrontandosi con gli chef della propria regione. Gli chef ambiziosi, infatti, sono sempre pronti a utilizzare e promuovere ingredienti freschi e locali. Svolgendo un sondaggio tra gli chef della propria zona prima di iniziare a coltivare, aiuta a trovare un canale di vendita prima ancora che il raccolto sia stato piantato.
La vendita via internet (e-commerce) è un'opzione che apre il mercato oltre i confini locali. Il prezzo di un prodotto di qualità coltivato in Acquaponica potrebbe non essere in grado di competere con quello dello zafferano straniero a basso costo, ma il "coltivato in Italia" è sicuramente una granzia di guadagno perchè differenzia qualitativamente il prodotto dalla concorrenza.
Infine, si potrebbe perseguire il mercato del benessere, piuttosto che il mercato culinario. La lunga storia di uso medicinale dello zafferano lo rende attraente per i professionisti della medicina alternativa, senza contare che trattasi, in quest'ultimo caso, di un mercato meno sensibile ai prezzi elevati rispetto al mercato culinario.
ImpattoZero S.r.l., operante dal 2016 nell'ambito della progettazione di impianti di coltivazione e allevamento in tecnica Acquaponica e dello studio del mercato ortofrutticolo e ittico, ha ufficialmente avviato la sua prima progettazine acquaponica in zafferano su scala commerciale.
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Fonti:
Istat
Italian Trade Agency
SaffronBulbs.com
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