Un tour che vuole rendere omaggio al Popolo albanese che durante la Seconda guerra mondiale contribuì a salvare migliaia di ebrei dalla deportazione nei campi di sterminio, visse qui per alcuni mesi anche Albert Einstein che si recò in Albania per ottenere il passaporto con il quale emigrò negli USA; un tour che ci porta a visitare la città greca di Salonicco “la Gerusalemme dei Balcani” o Ir Va’em Be’Yisrael, Città-Madre di Israele e altre località albanesi e del nord della Grecia quali centri di grande interesse per la comunità ebraica. E non ultimo a conoscere la convivenza pacifica fra le principali "religioni monoteistiche" in Albania con visita dei centri religiosi più importanti di questo Paese.
Questo è un tour particolare perché porta a scoprire la vera realtà a molti sconosciuti di questo Paese, (che è ben diversa da quella riportata dai media) e di questo popolo, l’albanese, diviso politicamente in più Stati (Albania, Kosovo, Macedonia e Montenegro), ma unito dalla comune origine etnica, dalla lingua, dalla storia, dalla cultura e dalle tradizioni anche se con ovvie e particolari diversità fra le quali la religione che qui non divide ma unisce il Popolo. Infatti vi sono quattro gruppi religiosi primari l’Islam - Sunnita e Sufi-Bektash che fanno parte quasi 60% dei albanesi; e poi Cristiani - Ortodossi e Cattolici che sono in meno anche s’è la prima religione conosciuta in questo paese. Comunque quasi tutti gli albanesi seguono il detto del Pashke Vasa, un poete di 1900, che scrisse:“non guardate chiese e moschee, l’unica religione dei albanesi è l’Albanesita.
Così faremo un giro per scoprire come riescono a vivere/e come hanno visuto sempre in pace tanti religioni in un paese così piccolo come Albania. Visiteremo la capitale Tirana dove si trovono tutti centri religionali del paese, visiteremo il centro mondiale dei Bektashi che si trova propio in Tirana, la moschea di Ethem Bey, la chiesa cattolica per proseguire poi con il complesso monastico ortodosso in Ardenica, e poi con i resti della sinagoga a Saranda da dove inizieremo una visita più concetrata ai hebrei ed ebraismo in Albania e poi in Greccia con la Moschea di Aslan Pasha, che ospita un museo di storia della città diviso in tre parti per le tre comunita: cristiani, ebrei e musulmani, e la vecchia Sinagoga Kaal Kadosh, tra le più belle di tutta la Grecia, per andare dopo sulle imponenti rocce delle Meteore che si stagliano contro l’orizzonte come ci avviciniamo a Kalambaka, poi a Trikala chè stata una delle più importanti basi commerciali nel centro della pianura della Tessaglia, dove viveva una delle più antiche comunità ebraiche, che aveva ben tre sinagoghe prima della Guerra; la più grande di questa, la Sinagoga dei Romanioti ha sfuggito le distruzioni ed è stata restaurata, e poi a Salonicco che per la sua importanza è stata chiamata “la Gerusalemme dei Balcani” o Ir Va’em Be’Yisrael, Città-Madre di Israele. Torneremo poi da Albania, pasando da Korça “la culla della cultura” albanese dove visiteremo la cattedrale ortodossa più importante in Albania e il museo d’arte medieviale –tra i più belli del paese.
Gli Ebrei in Albania.
Le prime notizie di ebrei residenti in Albania risalgono al 70 dC, gli ebrei arrivarono per la prima volta via mare sulla costa del sud dell'Albania trovando qui rifugio, pare come prigionieri fuggiti dalle gallee romane da una nave che trasportava ostaggi ebrei per l'imperatore romano Tito naufragò sulla costa ionica nei pressi di Saranda. La prima sinagoga albanese pare sia stata fondata nel quarto o quinto secolo, nella città di Onchesmos, l'odierna Saranda. Tale riscontro si ha nel VI secolo. La sinagoga di Onchesmos fu soppiantata da una chiesa cristiana nel sesto secolo. Si sa comunque ben poco della comunità ebraica fino al XV secolo.Nel 12 ° secolo, Benjamin di Tudela visitò l'area e registrò che c'erano ebrei. Le prime notizie di ebrei viventi in Albania sono datate XII secolo d.C. Esistevano insediamenti ebraici nella maggior parte delle principali città dell'Albania come Berat, Corizza, Elbasan, Valona, Durazzo, Dibra. Queste famiglie ebraiche erano prevalentemente di origine sefardita e discendenti degli ebrei spagnoli e portoghesi espulsi dall'Iberia alla fine del XV secolo in seguito all'editto di Alhambra (1492) durante l’inquisione spagnola. Nel 1520 a Valona si registravano 609 famiglie di ebrei e nella stessa città si trovava anche la prima sinagoga dell'Albania, distrutta successivamente durante il primo conflitto mondiale. La comunità ebraica in Albania si è arricchita anche dell'arrivo di ebrei dall'Italia, in particolare dalla Puglia.Secondo il censimento albanese del 1930, vi erano solo 204 ebrei registrati in quel momento in Albania su una popolazione di 803 mila abitanti. Solo nel 1938 in Albania sono stati ufficialmente registrati circa 300 ebrei albanesi e forse 100 ebrei stranieri. Con l'avvento della Germania nazista, un certo numero di ebrei tedeschi e austriaci si rifugiò in Albania. Ancora nel 1938 l'ambasciata albanese a Berlino continuò a rilasciare visti agli ebrei, in un momento in cui nessun altro paese europeo era disposto a prenderli. Dopo l'ascesa al potere di Hitler vi cercarono però rifugio da 600 a 800 ebrei dalla Germania, l'Austria, la Serbia, la Jugoslavia e la Grecia che da lì speravano di potersi imbarcare verso Israele o le Americhe. L’Italia fascista occupò l’Albania nel 1939. Roma esportò a Tirana almeno una parte della propria legislazione antiebraica. Roma conduceva una politica antisemita contraria all’uccisione degli ebrei, ma era oscillante nei confronti delle richieste di collaborazione di Berlino. Benito Mussolini dette il suo nulla osta alla consegna ai tedeschi degli ebrei croati presenti nella Dalmazia occupata; però alcune autorità diplomatiche e militari italiane ostacolarono quel progetto, e nei mesi successivi nessun ebreo venne consegnato ai nazisti o agli ustascia. Gli unici arresti furono effettuati in Kosovo allora annesso all’Albania in Prishitina dalla divisione SS Skanderbeg formata principalmente da volontari albanesi e kosovari, agli ordini diretti delle autorità tedesche, senza il coinvolgimento delle autorità di Tirana. In Albania a dispetto delle leggi razziali imposte, molti cittadini albanesi offrirono identità false agli ebrei per risultare albanesi. Un particolare riconoscimenti va giustamente attribuito a Re Zog negli anni della sua presenza come Re dell’Albania. La maggior parte fu nascosta nelle abitazioni e in case private, nella maggior parte travestiti come contadini albanesi. Gli Albanesi erano soprattutto musulmani il resto della popolazione era cristiana cattolica e ortodossa. E’ giusto sottolineare che gli ebrei che furono salvati in Albania lo furono non solo dagli albanesi musulmani ma anche dagli albanesi cristiani e da un numero di albanesi scettici verso la religione. Un importante ruolo fu giocato anche dal codice legale consuetudinario albanese, noto come 'Kanun', chi chiede ospitalità secondo tale codice si fa appello alla “Besa” del padrone di casa, ovvero suo onore personale, ed è quindi dovere inderogabile di quest'ultimo e della famiglia da lui dipendente difendere la vita dell'ospite. Nel periodo della dittatura comunista di Hoxha egli bandì tutte le forme di religione al fine di forgiare un'unità nazionale sostenibile e il nuovo socialismo. Distrusse buona parte delle strutture religione di ogno confessione, internò in campi di concentramento molti religiosi nei quali alcuni vi trovarono la morte. Dopo la caduta del comunismo nel 1991, quasi tutti gli ebrei albanesi emigrarono. Partirono principalmente per ragioni economiche e non a causa dell'antisemitismo, infatti circa 300 ebrei albanesi immigrarono in Israele (per lo più si stabilirono ad Ashdod e Karmiel) e un’altra trentina trentina si trasferirono negli Stati Uniti. Solo una dozzina di ebrei, scelsero di rimanere in Albania. Al giorno d'oggi, più di 160 ebrei vivono in Albania, la maggior parte nella capitale Tirana. Nel dicembre 2010 a Tirana si è costituita una nuova sinagoga conosciuta come "Hechal Shlomo" che ha iniziato a fornire servizi per la comunità ebraica. Un’altra sinagoga è presente a a Vlorë (Valona), ma ora non in uso. Sempre nel dicembre 2010, il rabbino Joel Kaplan è stato autorizzato al ruolo come primo rabbino capo dell'Albania dal primo ministro Sali Berisha. Un centro comunitario ebraico denominato "Moshe Rabbenu" è stato anche inaugurato a Tirana, in totale disaccordo con la comunità ebraica che nega lo status di rabbino capo di Kaplan.
Albert Einstein in Albania.
Pochi sanno che Albert Einstein si recò in Albania dove visse alcuni mesi.Documenti e testimonianze accertano la presenza dell’illustre Scienziato in Albania come ad esempio quando egli si recò presso la Banca d’Albania di Tirana, il 9 Aprile 1931 per effetuare alcune operazioni bancarie con la Germania. Secondo i dati ufficiali il passaporto tedesco di Einstein era stato sequestrato dalla Gestapo ma lui andò in America ben due volte nel 1931 e nel 1932 grazie all’unico passaporto che disponeva in quel momento, quello albanese. Nell’Aprile del 1931 ad Albert Einstein grazie al diretto interessamento di Re Zog I il comune di Pogradec rilascia il certificato e l’attestato di residenza presso il quartiere Burima di Pogradec. Albert Einstein durante la sua permanenza in Albania venne ricevuto anche dal Re Zog I.
La civiltà ebraica in Grecia
Fin dall’antichità classica, importanti comunità ebraiche erano presenti nelle più importanti delle città greche, soprattutto come commercianti che si approfittavano dello sviluppo commerciale del mondo ellenico. Le conquiste di Alessandro Magno in Asia hanno spalancato le porte di comunicazione tra l’Oriente e l’Occidente e molti più Ebrei sono arrivati nei territori greci in cerca di una vita migliore. Negli “Atti degli Apostoli” si può leggere dei viaggi missionari di San Paolo (Saulo di Tarso), che aveva predicato nelle sinagoghe alle comunità ebraiche locali. Nell’anno 1492 gli ebrei sefarditi, cacciati dalla Spagna dai Re Cattolici Ferdinando ed Isabella, vengono accolti nell’impero ottomano dal sultano Beyezid II. Stabilitisi nei territori greci, li arricchiscono con la loro presenza, la loro cultura, le conoscenze tecniche e le attività che si portano dietro. La presenza degli Ebrei sefarditi sarà particolarmente importante per Salonicco, visto che più di 20.000 Ebrei arrivano e la convertono in una città di maggioranza ebraica, chiamata fino ad oggi Ir Va’em Be’Yisrael, città-madre di Israele. Nel corso di questo viaggio si visitano alcuni tra i luoghi più importanti della cultura ebraica, cercando di identificare le differenze tra le varie comunità e di riconoscere quello che rimane dopo le grandi distruzioni della Seconda Guerra Mondiale, per richiamare alla memoria la presenza e l’importanza di una comunità attiva e fiorente.
1-Giorno Arrivo e visita di Tirana
Arrivo in aeroporto e trasferimento nel centro di Tirana.
Il nostro tour inizia con la visita al centro di Tirana, alla piazza Scanderberg (Giorgio Castriota Scanderberg l’eroe nazionale che per 25 anni resistette alla invasione difendendo l’Albania e l’Europa e i suoi valori morali e religiosi cristiani dall’invasione turco-ottomanna) luogo simbolo della Città (Moschea di Ethem Bey, la Torre dell’Orologio). Visiteremo anche la cattedrale ortodossa che si trova in centro della città, pochi passi dalla Piazza Skanderbeg. Passeggiata nel parco di Taiwan e sul boulevard Deshmoret e Kombit (Piramide di Enver Hoxha, palazzo del Governo, Stadio Qemal Stafa). (Tirana la capitale dell’Albania, conta quasi un milione di abitanti, quindi da sola quasi un terzo dell’intera popolazione albanese. Città del business per eccellenza, città occidentale per la qualità della vita e per il modo di vivere dei tiranesi. La vità notturna infatti è quella di qualsiasi altra città europea ben diversa da tutte le altre città albanesi, qui si parla comunemente italiano e specialmente l’inglese).
Tempo libero per snack e/o pranzo in ristorante.
Visiteremo poi il centro mondiale Bektashi , che si trova a nord est di Tirana, e presenta una vasta e notevole tekke con un accattivante museo nel seminterrato e un piccolo gift shop dove i visitatori possono acquistare vari souvenir del Bektashi. La tekke è adornata da cima a fondo di mosaici marmorei in una varietà mozzafiato di colori e motivi. L'ordine Bektashi è una setta di dervisci che fonde elementi del pensiero prevalentemente Shia e Sufi, in un'unica mescolanza di fede islamica e filosofia. Bandito rapidamente dalle autorità ottomane nel 1862, l'ordine Bektashi riemerse più tardi, nel XIX secolo, solo per essere messo di nuovo fuorilegge da Mustafa Kemal Atatürk, immediatamente dopo la fondazione della Repubblica turca nel 1923, evento che ne determinò lo spostamento del quartier generale in Albania nel 1925. La restaurazione finale del complesso religioso fu ultimata l'8 settembre del 2015, in presenza dei capi di tutte le comunità religiose albanesi e dei rappresentati delle comunità islamiche provenienti da qualsiasi altro luogo nei Balcani, in Europa ed oltre.
Cena e pernottamento in hotel a Tirana.
2-Giorno Partenza per Saranda
Prima colazione in hotel.
Partenza per Saranda con arrivo ad Ardenica. Visita del complesso monastico di Ardenica. Complesso monastico ortodosso ancora in uso edificato nel 1282 e più volte distrutto e recuperato e dove nel 1451 venne celebrato il matrimonio di Skanderberg, eroe nazionale albanese.
Tempo libero per snack e/o pranzo in ristorante.
Ripartenza da per Saranda con sosta lungo la strada da prima al passo di Llogora per rimanere a bocca aperta con il panorama mozzafiato della costa Ionica e poi a Porto Palermo con visita del castello con “sosta tecnica” sul lungomare di Himare dove sarà possibile prendere un buon caffè espresso. Arrivo a Saranda. Nel tardo pomeriggio arrivo a Saranda e visita dei resti della prima sinagoga albanese, fondata nel quarto o quinto secolo, nella città di Onchesmos, l'odierna Saranda. Tale riscontro si ha nel VI secolo. La sinagoga di Onchesmos fu soppiantata da una chiesa cristiana nel sesto secolo.
Cena e pernottamento in hotel a Saranda.
3° giorno –Visita di Butrinto, e partenza per Ioannina, Grecia.
Prima colazione e partenza per il sito di Butrinto, (Patrimonio dell'Umanità – UNESCO) fiore all'occhiello dell'archeologia albanese. Butrinto risale al 7 ° secolo aC e secondo Virgilio fu fondata da Eleno figlio di Priamo Re di Troia, i greci fanno di Butrinto una città commerciale fortificata (i resti dell'acropoli sono tutt'ora visibili).
La sua fortificazione 6° secolo aC evoca tutta la potenza militare della città ed è simbolo di una ricca cultura e di una importante e fiorente città. Divenne poi una importante colonia romana. Cade poi sotto il dominio dei veneziani e turchi perdendo nel corso dei secolo la sua importanza iniziando il suo declino. La città ritrovata (solo in parte scavata) è un importantissimo microcosmo di quasi 3.000 anni di storia del Mediterraneo.
La visita al sito di Butrinto viene effettuata con guida ufficiale del sito. Visita al prezioso antiquarium (museo) sul posto.
Tempo libero per snack e/o pranzo in ristorante.
Partenza per Ioanninaè stata sededella più importante e numerosa comunità ebraica in Grecia dopo Salonicco, completamente scomparsa dopo le deportazioni naziste durante la Guerra.
Visiteremo la cittadella ottomana dell’Ic Kale, la Moschea di Aslan Pasha, che ospita un museo di storiadella città diviso in tre parti per le tre comunita: cristiani, ebrei e musulmani, e la vecchia Sinagoga Kaal Kadosh, tra le più belle di tutta la Grecia.
Sistemazione in albergo, cena e pernottamento in hotel a Ioannina.
4° giorno –Visita di Meteora e Trikala.
Dopo la colazione partenza da Ioannina verso le Meteore.
Le imponenti rocce delle Meteore si stagliano contro l’orizzonte come ci avviciniamo a Kalambaka. San Atanasio, il cosiddetto Meteorita, è stato tra i primi a venire qui in cerca di solitudine per dedicarsi a Dio. Ha fondato il primo monastero sui pilastri rocciosi per stabilirsi più lontano possibile dal mondo. Oggi le splendide opere d’arte e d’architettura nei monasteri non mancano di bellezza rispetto al paesaggio mozzafiato che le circonda e che dà l’impressione di essere tra la terra e il cielo. Visitiamo due monasteri e procediamo per Trikala. Patria di Asclepio, antico dio della medicina, Trikala è stata una delle più importanti basi commerciali nel centro della pianura della Tessaglia, dove viveva una delle più antiche comunità ebraiche, che aveva ben tre sinagoghe prima della Guerra; la più grande di questa, la Sinagoga dei Romanioti ha sfuggito le distruzioni ed è stata restaurata. Visiteremo la Sinagoga e il cimitero ebraico, che conserva alcune lapidi di perfino 450 anni di età! Nell’antica Trikki passeremo dall’Asklipieion, santuario-ospedale dedicato ad Asclepio, e dal centro storico con i pittoreschi quartieri di Manavika e Varosi e la torre dell’orologio.
A fine visite sistemazione in albero, cena e pernottamento in hotel a Trikala.
5° giorno –Visita di Salonicco.
Partenza da Trikala in direzione di Salonicco.
Oltre ad essere una città importantissima per romani, bizantini ed ottomani, Salonicco è stata una delle più importanti città dell’ebraismo! La presenza giudaica risale alla fondazione della città stessa e ancora oggi ne è una parte importante! Nel 1492 Salonicco accolse circa 20.000 Ebrei Sefarditi dalla Spagna, che l’hanno convertita in una città di maggioranza ebraica, che per la sua importanza è stata chiamata “la Gerusalemme dei Balcani” o Ir Va’em Be’Yisrael, Città-Madre di Israele. Visiteremo il centro del vecchio quartiere ebraico intorno al porto, dove le più ricche famiglie di mercanti e banchieri, come gli Allatini e i Modiano avevano le loro basi. Da piazza Elefterias, dove ebbe inizio la deportazione da parte dei nazisti, attraverseremo il quartiere di Ladadika verso il Yehudi Hamman.
Dopo una breve pausa visiteremo il ben allestito museo ebraico, che conserva preziosi testimonianze della vita della comunità prima della Guerra. Visiteremo la Sinagoga di Monastir, l’unica che rimane delle vecchie sinagoghe della città. In pullman ci dirigeremo verso i dintorni per visitare gli splendidi palazzi di alcune delle più ricche famiglie ebraiche di Salonicco e la Nuova Moschea, centro di culto degli ebrei Donmè.
Pomeriggio libero, cena e pernottamento in hotel a Salonicco.
6° giorno –Partenza per Albania con visita di Korça.
Dopo colazione, completamento delle visite di Salonicco con l’area del palazzo del Cesare Galerio, il foro Romano e il museo archeologico. Intorno a mezzogiorno partenza verso l’Albania per raggiungere Korça. Arrivo e accomodamento in hotel.Cena e pernottamento in hotel a Korça.
7° giorno –Rientro in Italia.
Prima colazione in hotel.
Visita di Korça -la "città delle serenate", culla culturale della provincia, un tempo chiamata anche "Piccola Parigi" dell'Albania. Il centro culturale dell'Albania di un tempo era Voskopoja (Moscopoli), ha trasferito tutta la sua cultura e saggezza insieme a molti abitanti proprio nella città di Korça, questo dopo essere stato bruciato e distrutto dagli ottomani. Visiteremo il centro della città, la cattedrale ortodossa della "Resurrezione di Cristo", la più grande in Albania, costruita nel 1992 al posto della vecchia cattedrale che fu demolita durante il regime comunista e altre centinaia di strutture religiose come a quel tempo il regime non permetteva alcuna professione religiosa. Dopo la cattedrale andremo al museo che ricorda la "Prima scuola di lingua albanese in Albania" aperta nel 1887 e si trova nel centro della città di Korça. Visiteremo anche il Museo di arte medievale, uno dei più importanti centri museali in Albania con oltre 7000 reperti, per lo più icone e opere in pietra, legno, metallo e tessuti creati dal primo Medioevo all'inizio del XX secolo. di artisti anonimi e famosi provenienti da diverse parti del paese. Nella sala principale c'è una collezione di icone e oggetti che riflettono i diversi momenti di sviluppo dell'iconografia albanese e dei loro principali rappresentanti. Ci sono opere di autori anonimi di c. XIII-XIV e altri ben noti come: Onufri, Onufër Cipriota, Costantino, Jeromonaku, Shpataraku, Selenicasi, fratelli Zografi, ecc.
Partenza da Korça per aeroporto in Tirana.
Arrivo previsto nel tardo pomeriggio.
Fine di servizio
Quotazione
€.610 a persona per 50 pax
LE QUOTE COMPRENDONO
- 6 pernottamenti in camera doppia standard con servizi in HB (in Grecia 3 notti in Hotel di 3* e in Albania 2 notti in hotel di 4*)
- 6 colazioni a buffet in hotel;
- 6 cene come da programma nel ristorante interno dell’hotel (compreso acqua 0.33 l. e 1 bicchiere di vino o birra alla spina p.pax.) caffè ed amari esclusi.
-Trasporti interni con auto privata autista-accompagnatore e/o minivan e/o pullman GT (dipende dal numero dei partecipati) per l’itinerario indicato nel programma esperto nella guida albanese e bene a conoscenza delle strade, della viabilità e delle sue problematiche locali.
- Accompagnatore in lingua italiana od italiano sia in Albania che in Grecia per tutto il viaggio negli orari di servizio sopraccitati, con buona conoscenza delle strade, della viabilità e delle sue problematiche locali.
-Guida suppletiva in Grecia in lingua italiana.
-Guide suppletive in lingua italiana per visita delle seguenti località, musei e siti archeologici a partire da gruppi di 15 persone.
- Saranda: Sito Archeologico di Butrinto .
LE QUOTE NON COMPRENDONO:
a) Traghetto e voli per e da Italia per Albania.
b) Pranzi, snacks o altro non sopraccitato.
c) Bevande ai pasti (tranne quelli menzionati in “le quote comprendono”).
d) Bevande, liquori, snacks ecc…durante i tour.
e) Assicurazione medico (obbligatoria) supplemento € 20 pax (può essere effettuata anche in Italia presso vostra agenzia assicuratrice e/o agenzia pertanto anche formulata e integrata a vostro piacimento).
f) Extra personali e tutto quanto non espressamente indicato alla voce “la quota comprende”
g) Camera singola.
h) Mance.
i) Sono esclusi i biglietti di ingresso di alcuni musei, salvo quelli indicati nella voce “Le quote comprendono” in quanto la visita è comunque soggettiva e il prezzo varia per età con ovvio risparmio a vantaggio del turista (anche con costi dimezzati per over 65 anni di età e per bambini ).
j) Escluse guide interne siti e musei salvo quelle sopra indicate.
k)Quanto altro non espressamente specificato nel programma.
NOTE:
Il pacchetto è programmato con arrivo nel porto di Durazzo e/o in aeroporto “Nene Teresa”di Tirana nella mattinata del primo giorno e ripartenza per l’Italia nel tardo pomeriggio dell’7° giorno.
Eventuali cambiamenti del programma sopraccitato conseguenti e/o dovuti a ritardi inconvenienti od altri fattori non dipendenti dalla nostra ditta pertanto non saranno imputabili alla LivingAlbania e non saranno soggetti ad eventuali rimborsi e qualora questo comportasse costi aggiuntivi essi saranno addebitati all’agenzia al capo gruppo e/o responsabile della prenotazione.
La quotazione sopraccitata è riferita e valida solo per i mesi di Marzo, Aprile, Maggio, Giugno (non oltre la metà), Settembre (la seconda mettà) e Ottobre 2020. I prezzi sono da ritenersi bloccati solo con quando verrà versata la opportuna caparra di conferma e la firma del relativo contratto pertanto fino a tale data essi possono essere soggetto a variazioni in aumento. Pertanto per evitare tali aumenti consigliamo di bloccare il pacchetto con la prenotare quanto prima possibile.
I prezzi sopraccitati per gruppi si riferiscono al gruppo con numero chiuso completo, qualora il gruppo sia superiore o inferiore il prezzo subirà aumenti o diminuzioni e sarà quotato in base all’esatto numero dei partecipanti.Modalità di pagamento verranno fornite al momento della conferma.
INFORMAZIONI GENERICHE
-Per l’ingresso in Albania e in Grecia è sufficiente esibire la carta d’identità in corso di validità .
-Non è necessaria alcuna prevenzione sanitaria. L’unica accortezza riguarda l’evitare di bere l’acqua del rubinetto, meglio usare l’acqua in bottiglia.
-La moneta locale in Albania è il Leke che ora si cambia a circa 120 Leke per un Euro (si consiglia di cambiare una piccola somma per proprie spese per evitare cambi non regolari durante gli acquisti).
Due giornate nel Nord tra la natura incontaminata e la cultura e la tradizione albanese.
Hai mai pensato di poter scivolare attraverso ripidi canyon, facendo un'escursione nel cuore delle montagne dell’Albania?