Botanic Garden

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21/05/2018 Release by Seychelles

In Sintesi

Visitate il giardino Botanico, il più grande dell’Oceano Indiano con le sue sei specie di palme endemiche. Nel Giardino botanico delle Seych

La notizia

Visitate il giardino Botanico, il più grande dell’Oceano Indiano con le sue sei specie di palme endemiche.

Nel Giardino botanico delle Seychelles, il vento è refolo d’umidità indolente capace solo di muovere il ventaglio di palme e stancare l’aria di Mont Fleuri, alla periferia di Victoria.

È lì che si trova dal 1901 il Jardin Botanique o il National Botanical Garden. Ed è lì che, attraversando la capitale dell’Arcipelago, sono arrivato per scoprirne la storia e la bellezza distesa su cinque acri.

Nato come espressione coloniale, il Giardino botanico delle Seychelles doveva servire a coltivare piante utili all’agricoltura e all’economia di inizio Novecento: albero del pane, palma da olio, noci di cocco, caffè, cannella, cacao vaniglia e diverse altre spezie.

Attraverso i decenni, però, la sua funzione cambia: nel 1980 il Jardin Botanique apre il cancello in ferro al pubblico come ha fatto oggi con me per mostrare a tutti la coltura delle specie endemiche. E diventa monumentonazionale.

Da allora nel Giardino botanico delle Seychelles, l’agricoltura viene dimenticata e si pensa al turismo: oltre 30 mila persone l’anno camminano sui sentieri d’asfalto che attraversano il verde del National Botanical Garden.

Tutti ammirano le cinque specie di palme rare che crescono solo nell’Arcipelago, diverse altre pianti locali, fiori vividi e bellissimi che ornano di meraviglia il luogo dove si trova il famoso Coco de mer o Coco fesse.

La sua forma particolare, che fa arrossire le signore e fa sorridere i signori, racchiude un seme soltanto. Guardandole appese lassù, dove le foglie delle palme si muovono appena, mi viene da ridere a pensare che una volta si credeva crescessero in fondo al mare.

Un’altra attrattiva del Giardino botanico delle Seychelles è la colonia delle tartarughe giganti di Aldabra. Alcune hanno superato i 150 anni. Proseguendo il mio viaggio, arrivo sino a dove ha dimora la grande colonia di pipistrelli della frutta.

Appesi agli alberi a testa in giù, fissano il mio camminare sino alla casa delle orchidee: dentro si trova una collezione di esemplari dai colori bellissimi e vivaci tra cui spiccano proprio quelle native dell’Arcipelago.

Fuori il refolo d’umidità indolente si è fatto vento: gonfia il ventaglio di palme e schiarisce il cielo dalle nubi grigie.


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