La Cina, un paese così vasto, 30 volte l’Italia con 5 diverse fasce climatiche, una incredibile varietà di ambienti, tradizioni, lingue e culture. La Cina è un insieme di modernità e tradizione, un paese con una storia millenaria..Un’esperienza indimenticabile, un viaggio meraviglioso alla scoperta di una Cina del passato, dall’esercito di Terracotta e le tombe della dinastia Ming fino ad arrivare nella scintillante ed energica Shanghai!
Il mio viaggio però, inizia a Pechino, una delle città più grandi della Cina e nonché la capitale cinese. Per un primo approccio con la città ho deciso di provare una visita orientativa a bordo di un risciò tipico cinese, e vi posso assicurare che è stato un’esperienza davvero particolare.La zona dei vecchi hutong, strette strade o vicoli, solitamente associati alla città di Pechino, ricoprono una posizione importante nella ricca storia di Pechino. Le viuzze offrono uno scorcio sul mondo della Pechino di un tempo. Quando si visitano gli Hutong è possibile rendersi conto dei drammatici cambiamenti a cui il resto di Pechino è stata sottoposta. In questa zona si possono vedere le testimonianze della storia della città e sperimentare il vecchio stile di vita e la cultura tradizionale della città, qui infatti, ho potuto visitare una tipica architettura residenziale popolare cinese. Ma come in ogni città dal contrasto vecchio e nuovo, oltre alla cultura questo giro per gli hutong regala anche un po’ di avventura, sì avventura! Perché una volta che si sale su un risciò ti immergi nel caos del traffico cinese: bici, auto, motociclette e i risciò si muovono tutti insieme, e chi arriva per primo ha la precedenza! Caso contrario, si taglia la strada a qualcun altro e si prosegue tranquillamente fino ad arrivare a destinazione, in questo caso, il Palazzo d’Estate, uno dei quattro giardini classici più famosi della Cina, conosciuto per la sua combinazione armoniosa fra il paesaggio naturale e l’edificio artificiale. Nel corso degli anni, il Palazzo d’Estate fu protagonista di due attacchi e solo nel 1888 diventò la residenza estiva dell’imperatrice vedova Cixi ed oggi è uno dei parchi di Pechino maggiormente amati e frequentati.Per concludere la giornata una cena tipica pechinese a base di anatra laccata.. ve la consiglio!
Il giorno seguente, ho dedicato la giornata alla parte culturale della città, partendo da Piazza Tiananmen e fino al Palazzo Imperiale, più conosciuto come la Città Proibita.La prima, è la più grande piazza al mondo, con i suoi 440.000 metri quadrati può ospitare circa un milione di persone per pubbliche celebrazioni o raduni. Lo splendido ingresso ha cinque aperture, durante le dinastie Ming e Qing, il passaggio al centro che portava alla Città Proibita era riservato all’imperatore stesso, mentre alla gente comune era assolutamente proibito entrare nella Città Proibita, da cui il nome.Situata nel cuore vero e proprio di Pechino, ospitò 24 imperatori delle dinastie Ming e Qing. La Città Proibita è costituita da 90 palazzi e cortili, 980 edifici e 8.704 stanze. Il Palazzo rappresenta il massimo esempio di architettura classica cinese.Vista la immensità di questo luogo meraviglioso si potrebbe dedicare tranquillamente un’itera giornata di visita!
Siamo al terzo giorno di viaggio, e finalmente sto per vedere il monumento per il quale sono partita, il più celebre dell’intera Asia: la Grande Muraglia Cinese. Parto quindi da Pechino al mattino presto, il trasferimento dura circa un’ora e mezza in auto, fino ad arrivare alla stazione di Juyongguan. Salgo quindi con la cabinovia e mi trovo già sulla muraglia, la vista è spettacolare e spazia per tutta la valle, mostrando la grandezza dell’opera! Penso non sia un caso che questo luogo sia una delle sette meraviglie del mondo.Vi è anche la possibilità di farlo a piedi, non avendo il tempo io non l’ho fatto, ma se avete il tempo, fatelo! Sono sicura che sarà un’esperienza indimenticabile!Costruita per difendersi dai mongoli più di 2000 anni fa, la muraglia si estende per circa 6300 km attraverso queste aspre montagne, con vista panoramica su entrambi i lati, non ci sono parole per descriverla, bisogna viverla per capire le varie sensazioni che ti fa provare..
Però le emozioni non finiscono qui, perché il viaggio prosegue verso Xi’an con un volo interno. Un altro luogo ricco di cultura, infatti per cominciare la visita di questo luogo meraviglioso vado a visitare il Tempio del Cielo, in origine un enorme parco per i solenni riti religiosi e divinatori eseguiti dal Figlio del Cielo..
Ma la vera scoperta di questa piccola città inizia attraverso il viaggio nella campagna fino alla Tomba dell’Imperatore Qin Shi Huang e la visita del maestoso Esercito dei Guerrieri di Terracotta, posto proprio a guardia della sepoltura dell’imperatore. Tale esercito è composto da oltre 8.000 statue a grandezza naturale ma di recente è stato scoperto anche un “piccolo esercito” che infatti è composto dalle miniature dei soldati..Per non farmi mancare nulla, alla sera sono andata anche alla scoperta del quartiere musulmano, un’altra attrattiva molto importante di Xi’An, dove farsi una bella passeggiata in mezzo a questi veri e folli mercato all’aperto! E per i più coraggiosi vi è la possibilità di gustarsi qualche pietanza tipica del posto, chissà un piccolo scarafaggio fatto al momento !
Infine il viaggio prosegue verso Guilin. La città possiede una delle più spettacolari topografie carsiche al mondo. Le montagne calcaree a forma di denti si presentano a grappolo o isolate come monoliti, spesso con grotte e qualche volta con buchi lungo la via, come la collina dell’Elefante o la collina della Luna a Yangshuo. Infatti il mondo migliore per godersi questo bellissimo panorama è fare una mini crociera lungo il fiume Lijiang.E’ davvero da vedere per credere. Le montagne sono così a picco che sorgono verticalmente dal terreno. Le loro facciate bianche e nere sono avvolte in un verde lussureggiante. Risaltano al loro meglio quando un fiume o un lago riflettono i loro profili o quando la nebbia dopo la pioggia avvolge i loro pinnacoli. Le montagne si sono formate a causa del sollevamento della crosta terrestre in questa regione, che erano, secondo alcune teorie, sottomarine perché presentano numerosi sistemi di grotte anche elevati in alcune colline. Nel corso degli anni le piogge hanno dissolto il calcare più morbido, lasciando questi rimarchevoli pezzi angolari di rocce.
Ormai siamo quasi alla fine di questo viaggio ma non poteva mancare una sosta nella mitica Shanghai, dove antico e moderno si sovrappongono. Una città elegante e raffinata. Il Bund è il simbolo di Shanghai ed è una meta obbligatoria per chiunque si rechi in visita nella città. Si estende dal ponte Waibaiduqiao a nord, lungo via Zhongshan Dongyilu, fino al ponte Nanpu, a sud, per una lunghezza complessiva di 1.5 km. Lungo la passeggiata che costeggia il lato occidentale del fiume Huangpu, si alternano aiuole di fiori, sculture e fontane zampillanti. Protetta da una balaustra la passeggiata sul fiume offre ai turisti la vista panoramica della nuova area di Pudong. Lungo il lato occidentale di Via Zhongshan Dongyilu, si susseguono invece i maestosi 52 palazzi realizzati in differenti stili architettonici.
Ed è proprio nel Bund, mentre osservo il panorama che mi accorgo di essere veramente in Cina, ripenso a tutte le cose che ho visto e tutte le esperienze che ho fatto, ma soprattutto mi vengono già in mente ricordi dei giorni precedenti, come quando in ogni città ho visto una mamma che fa fare la pipì al bambino ovunque, sia nei giardini che dentro ai cestini, quando ho visto ragazzini che usano gli occhiali, ma solo la montatura, senza lenti, e che si sento super fashion oppure quando osservavo i cavi elettrici a quantità industriale, alcuni che fanno decine di giri su se stessi. Oppure quando ammiravo i cinesi che si riposano in una posizione che noi non ci metteremo mai, perché sembra quasi che stiano per fare la pipì da seduti e allo stesso tempo ti dimostrano che hanno anche il talento di dormire tranquilli sopra la loro moto dovunque si fermino!
Ma poi sono le piccole cose che ti rimangono veramente, come quelle coppie di giovani che girano con la stessa maglietta, o le signore che utilizzano l'ombrello anche quando c'è un sole pazzesco, per paura di abbronzarsi, perché avere la pelle scura è indice che fai il contadino! E lì, beh ti sorride un po’ il cuore quando pensi che abbiano ancora questa mentalità..Ma la scena che mi è rimasta più impressa è quella dove le persone anziane che si incontrano in un parchetto, accedono la musica e si mettono a ballare.. oppure li vedi tutti seduti a giocare a dama con 50 pedine ciascuno, puoi stare anche per minuti a guardare ma non capisci niente!
E tra tutte queste cose, ho capito veramente di essere in Cina quando ho ripensato ai cinesi che mi guardavano un po' come se fossi un alieno, perché un occidentale forse dal vivo e nel loro paese fa ancora un po’ strano, penso si debbano ancora abituare all’idea che viaggiamo anche noi! Il tutto però era divertente, perché finito l'effetto stupore correvano a chiedermi di fare una foto con loro (a piazza Tienanmen mi sembrava di essere una Vip, tutti volevano farsi fotografare assieme al mio gruppo), e ovviamente non ci siamo tirati indietro!
La Cina non è così lontana come si tende a credere e ora sono più che convinta, non esiste una Cina proibita o una muraglia che non è possibile varcare. A tutti coloro che pensano il contrario, io dico questo: prendete subito l´aereo, andate in Cina e cominciate a guardarvi in giro. E se il viaggio vi sembra lungo, pensate a uno dei tanti proverbi della saggezza cinese: anche un viaggio di mille miglia comincia con il primo passo.Vogliamo dunque farlo insieme?
Una destinazione dalla natura stravolgente, dove flora e fauna regnano sovrane e la parola d'ordine è il PURA VIDA!