Il concetto di funnel nasce in ambito marketing ma si estende al mondo internet grazie al crescente interesse delle aziende verso nuovi modelli di business online, per i quali è necessario catturare l’attenzione dell’utente nel più breve tempo possibile, vista la tendenza a fruire dei contenuti della rete da piattaforme mobile.
Da questo incipit appare chiara l’importanza di una cosciente costruzione del contenuto che non dovrà rispondere solo a requisiti di qualità eccellenti ma soprattutto a ottimizzazioni e diversificazioni proprie delle piattaforme utilizzate.Per chiarire è utile pensare alle peculiarità dei differenti social network e farsi un’idea degli algoritmi che li governano: la soglia dell’attenzione è drasticamente bassa e solo i migliori contenuti vengono visualizzati, indipendentemente dal marchio che li sigla.
Il funnel rappresenta idealmente un imbuto nel quale viene concentrata l’intera azione strategica che mira a trasformare l’utente potenziale in acquirente effettivo di un prodotto o servizio attraverso quattro fasi:
Awareness: il navigante diventa consapevole dell’esistenza di un brand o di un prodotto/servizio grazie a immagini, post, comunicati stampa, eventi, etc. che producono traffico sul sito. Il visitatore non ha barriere d’ingresso e deve essere canalizzato verso i cosiddetti contenuti TOFU (Top of the Funnel).
Interest: a questo step è necessario incuriosire l’utente tramite whitepaper e tutorial, dimostrando di possedere strumenti utili e necessari a soddisfare le sue ricerche e contemporaneamente migliorare la propria autorevolezza in materia.
Desire: da lead a prospect attraverso una strategia basata sui MOFU, contenuti Middle, talvolta scaricabili gratuitamente, come gli estratti che Amazon mette a disposizione sui libri online.
Action: il prospect decide di acquistare il prodotto. È necessario aiutarlo durante le ultime operazioni in modo da evitare spiacevoli intoppi.
Al contrario di quanto si potrebbe pensare quindi, il percorso non è semplice e lineare: prodotti di qualità a prezzi competitivi non bastano più in un contesto di marketing digitale dominato da sensazioni e reviews.
Quello che prima era relegato solo all’ambito economico ora si allarga a qualunque settore, in particolar modo a quelli che puntano sui social network per espandere il pool dei propri clienti.
Il funnel si basa quindi su contenuti forti, ben costruiti e sostenuti da una completa attenzione verso l’utente targhettizzando il prodotto/servizio offerto sulla base delle sue richieste.
Il cliente deve sentirsi sicuro durante la navigazione e l’intera struttura di marketing deve avere ben chiare strategie e obiettivi a ogni livello dell’imbuto.Il rischio infatti è quello di agire a compartimenti stagni: il visitatore abbandonerà la pagina e finirà su quella di un potenziale competitor: vuoi evitarlo, contattaci!
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